Sentiero del Gioco

Santo Stefano Roero
1h 40min
5,20
190 m
70% naturalistico, 30% asfaltato
Difficoltà: EF (Escursionista Facile)
GPS

Il Sentiero del Gioco inizia dall'intatto centro storico del paese di S.Stefano Roero, un'oasi pedonale adatta ai giochi tradizionali dei bambini e agli sport di piazza: la centrale piazza S.Maria del Podio è una vera e propria fotografia d'epoca che rimanda al passato in cui la vita paesana si svolgeva quasi esclusivamente all'aperto.
L'itinerario è particolarmente panoramico, costeggia ripidi anfiteatri di rocche boscose e si congiunge all'antico sito cultuale del Sacro Monte dei Piloni. Un piacevole zig zag nel fondovalle della Valdiana risale in cresta aprendosi sui pregiati vigneti della frazione Sant'Antonio. I pannelli informativi posizionati sul percorso propongono al visitatore antichi giochi che si potranno realizzare con i materiali naturali reperibili nell'ambiente e ancora rimasti nella memoria delle generazioni più anziane.

AUDIOGUIDA DEL SENTIERO: per usufruire dell'audioguida con traccia gpx integrata, è possibile scaricare sul proprio smartphone l'app gratuita Izi.Travel, ed attivare la geolocalizzazione: in questo modo una narrazione automatica si attiverà nei punti di interesse raccontando storie e curiosità.
Audioguida pre-visionabile anche su browser: https://izi.travel/it/4b4a-sentiero-del-gioco/it 

ITINERARIO

Il percorso inizia dall'abitato di sommità di Santo Stefano Roero, nella pedonale P.za di S.Maria del Podio, alle spalle di una massiccia struttura per manifestazioni. Di fronte alla balconata panoramica, in un'area attrezzata con panchine e pannelli, si può scorgere la prima indicazione del Sentiero del Gioco, che coincide con l'S1.

Qui si imbocca l' erta salita asfaltata, fiancheggiata sulla destra da un scenografico precipizio sui dirupi scoscesi delle Rocche: la vista si apre sul borgo storico di S. Stefano e sul cucuzzolo di sommità dove, fino a pochi anni fa, svettavano i resti della torre medievale quadrata, franata a causa dell'erosione e del dilavamento della sabbia della rocca. Il percorso procede quindi in piano, raggiungendo zone coltivate con serre di fragole e vigneti affondati nelle sabbie da cui affiorano miriadi di frammenti di conchiglie fossili.

Procedendo lungo la direttrice sterrata verso Nord est, si raggiunge il Bric Bissoca, il punto più alto del percorso a quota 405 mt s.l.m, dove si staglia un imponente acquedotto a forma cilindrica. Si prosegue sul sentiero, fiancheggiato da noccioleti e vigne a sinistra e dirupi e anfiteatri panoramici sulla destra, e si incontra un grande castagno ormai secco che segna una repentina deviazione a sinistra. Qui una decisa discesa ci porta verso aree più umide e boscose, in cui la vegetazione si fa più fitta. Si incontra un quadrivio di strade dove un esemplare di pino silvestre fa da curioso crocevia e si prosegue dritto nel folto del bosco: dopo una breve ma decisa salita sulla destra si apre un tratto panoramico che dà su un ampio precipizio sulle Rocche.

Il Sentiero prosegue con una svolta a destra in un tratto in discesa, e, oltrepassati castagni e pini silvestri, si raggiunge un crinale vitato preceduto da alcuni alveari affacciati sulle Rocche.

Siamo così giunti al Sacro Monte dei Piloni nel comune di Montà, di cui si scorgono le cappelle della Via Crucis. Qui il Sentiero del Gioco coincide per un tratto con il Sentiero Religioso del comune di Montà. Svoltando a sinistra si può raggiungere l'inizio della Via Crucis con la Chiesa romanica dei Ss. Giacomo e Filippo.

Terminata la visita al Santuario si ritorna sul Sentiero del Gioco, discendendo un tratto lastricato che porta alla tappa finale della Via Crucis con il Santo Sepolcro sul colle panoramico. Il sentiero prosegue, coincidendo sia con il Sentiero Religioso che con l'S1, verso la Valle Diana.

La valle, luogo di culto della dea della caccia già in epoca pre-romana, è il tipico esempio di zona umida del Roero, con terreni di tipo argilloso che trattengono l'acqua e rii e rigagnoli che alimentano una vegetazione di tipo igrofilo. In questi ambienti freschi e ombrosi è facile incontrare il pioppo e il carpino bianco e uno strato erbaceo di equiseti, giunchi, ranucole e mazzesorde.

Seguendo parte della valle, l'itinerario giunge ad un quadrivio: qui si procede diritto e si risale verso la Borgata S. Antonio di Santo Stefano Roero. Si raggiunge la sommità della collina attraverso distese di vigneti e ci si ritrova su strada asfaltata lungo una salita che si conclude con una splendida vista panoramica sulla campagna coltivata. A S.Stefano numerose sono le aziende vinicole che producono il Roero d.o.c.g, il vino rosso da vitigno nebbiolo maggiormente apprezzato nell'area.

Il tratto conclusivo raggiunge il centro storico pedonale di Santo Stefano Roero, fiancheggiando la maestosa Chiesa di S.Maria del podio, regalando al visitatore i migliori scorci sulle Rocche del Roero.

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Il percorso inizia dall'abitato di sommità di Santo Stefano Roero, nella pedonale P.za di S.Maria del Podio, alle spalle di una massiccia struttura per manifestazioni. Di fronte alla balconata panoramica, in un'area attrezzata con panchine e pannelli, si può scorgere la prima indicazione del Sentiero del Gioco, che coincide con l'S1.

Qui si imbocca l' erta salita asfaltata, fiancheggiata sulla destra da un scenografico precipizio sui dirupi scoscesi delle Rocche: la vista si apre sul borgo storico di S. Stefano e sul cucuzzolo di sommità dove, fino a pochi anni fa, svettavano i resti della torre medievale quadrata, franata a causa dell'erosione e del dilavamento della sabbia della rocca. Il percorso procede quindi in piano, raggiungendo zone coltivate con serre di fragole e vigneti affondati nelle sabbie da cui affiorano miriadi di frammenti di conchiglie fossili.

Procedendo lungo la direttrice sterrata verso Nord est, si raggiunge il Bric Bissoca, il punto più alto del percorso a quota 405 mt s.l.m, dove si staglia un imponente acquedotto a forma cilindrica. Si prosegue sul sentiero, fiancheggiato da noccioleti e vigne a sinistra e dirupi e anfiteatri panoramici sulla destra, e si incontra un grande castagno ormai secco che segna una repentina deviazione a sinistra. Qui una decisa discesa ci porta verso aree più umide e boscose, in cui la vegetazione si fa più fitta. Si incontra un quadrivio di strade dove un esemplare di pino silvestre fa da curioso crocevia e si prosegue dritto nel folto del bosco: dopo una breve ma decisa salita sulla destra si apre un tratto panoramico che dà su un ampio precipizio sulle Rocche.

Il Sentiero prosegue con una svolta a destra in un tratto in discesa, e, oltrepassati castagni e pini silvestri, si raggiunge un crinale vitato preceduto da alcuni alveari affacciati sulle Rocche.

Siamo così giunti al Sacro Monte dei Piloni nel comune di Montà, di cui si scorgono le cappelle della Via Crucis. Qui il Sentiero del Gioco coincide per un tratto con il Sentiero Religioso del comune di Montà. Svoltando a sinistra si può raggiungere l'inizio della Via Crucis con la Chiesa romanica dei Ss. Giacomo e Filippo.

Terminata la visita al Santuario si ritorna sul Sentiero del Gioco, discendendo un tratto lastricato che porta alla tappa finale della Via Crucis con il Santo Sepolcro sul colle panoramico. Il sentiero prosegue, coincidendo sia con il Sentiero Religioso che con l'S1, verso la Valle Diana.

La valle, luogo di culto della dea della caccia già in epoca pre-romana, è il tipico esempio di zona umida del Roero, con terreni di tipo argilloso che trattengono l'acqua e rii e rigagnoli che alimentano una vegetazione di tipo igrofilo. In questi ambienti freschi e ombrosi è facile incontrare il pioppo e il carpino bianco e uno strato erbaceo di equiseti, giunchi, ranucole e mazzesorde.

Seguendo parte della valle, l'itinerario giunge ad un quadrivio: qui si procede diritto e si risale verso la Borgata S. Antonio di Santo Stefano Roero. Si raggiunge la sommità della collina attraverso distese di vigneti e ci si ritrova su strada asfaltata lungo una salita che si conclude con una splendida vista panoramica sulla campagna coltivata. A S.Stefano numerose sono le aziende vinicole che producono il Roero d.o.c.g, il vino rosso da vitigno nebbiolo maggiormente apprezzato nell'area.

Il tratto conclusivo raggiunge il centro storico pedonale di Santo Stefano Roero, fiancheggiando la maestosa Chiesa di S.Maria del podio, regalando al visitatore i migliori scorci sulle Rocche del Roero.

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AVVERTENZE

Il Sentiero è palinato ed ha un senso di percorrenza: si raccomanda di percorrere i Sentieri nel senso di marcia indicato dalla segnaletica e nelle mappe; è possibile prolungare l'itinerario incrociando gli altri sentieri presenti.

Un tratto del sentiero è impegnativo per un utilizzo in mountain bike. Occorre trasportare la bicicletta a spinta.

AUDIOGUIDA DEL SENTIERO: per usufruire dell'audioguida con traccia gpx integrata, è possibile scaricare sul proprio smartphone l'app gratuita Izi.Travel, ed attivare la geolocalizzazione: in questo modo una narrazione automatica si attiverà nei punti di interesse raccontando storie e curiosità.
Audioguida pre-visionabile anche su browser: https://izi.travel/it/4b4a-sentiero-del-gioco/it 

Si raccomanda sempre di munirsi della cartina, di dotarsi di scarpe adatte alle escursioni su fondi sconnessi, eventualmente di bastone o racchette da escursionismo. Nel periodo primaverile / estivo è consigliabile portarsi nello zainetto dell'acqua da bere e una barretta energetica.
Non fare mai esclusivo affidamento alle disponibilità di acqua sul posto.

E' consigliabile, prima di partire, consultare preventivamente le previsioni meteo e contattare il sito web dell’Ecomuseo o i nostri uffici per accertarsi dell’effettiva percorribilità dei Sentieri

Alle persone allergiche a punture di insetti, pollini, polvere o altro, si raccomanda di munirsi dei medicinali necessari a fronteggiare eventuali punture o inalazioni impreviste.

Prima di partire per un Sentiero si raccomanda di comunicare a qualcuno la propria meta o il Sentiero percorso, in modo tale da permettere, in caso di necessità, di essere raggiunti più facilmente ed ottimizzare eventuali operazioni di soccorso.

L’Ecomuseo si solleva da qualsivoglia responsabilità per danni, infortuni e smarrimenti verso i fruitori dei Sentieri.

 

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