Itinerario della Carmagnotta

3 h
12,00
[27] Sommariva del Bosco
Difficoltà: F (Family)
Difficoltà: MF (Mountain Bike Facile)
GPS

Un percorso che costeggiando bealere e opere idrauliche attuate nei secoli passati per bonificare le zone paludose congiunge Sommariva del Bosco con il bel centro abitato di Caramagna Piemonte.

! ATTENZIONE: SENTIERO NON SEGNALATO, NECESSARIA TRACCIA GPX PER PERCORRERLO !

ITINERARIO

Il percorso si svolge prevalentemente su strada asfaltata. Dalla piazza Seyssel si scende, con bicicletta a mano, in piazza Roma poi si prende via Cavour. Raggiunta la chiesa del Convento dei Servi di Maria, si svolta a sinistra in via Alasia costeggiando l’antico edificio conventuale oggi casa di riposo. 

Attraversato il passaggio a livello ferroviario si prosegue per via Cavallermaggiore. Sottopassata la circonvallazione, la strada prosegue sull’argine del rio Pocapaglia. Alla destra si vedono i prati irrigui di regione Sala, alla sinistra sul pietroso argine cresce abbondante la Reynutria japonica, pianta invasiva dotata di robusti stoloni sotterranei da cui si sviluppano rigogliosi germogli che a fine estate si ricoprono di grappoli di fiori bianchi molto amati dalle api.

Quindi si attraversa la bealera dei Molini che sottopassa in galleria il rio Pocapaglia: si tratta di opere idrauliche attuate nei secoli passati per bonificare le zone paludose, consentire le irrigazioni e fornire energia ai mulini.

Raggiunto un ponte la strada svolta a sinistra, sopraelevata di oltre tre metri sul piano di campagna e raggiunge, nei pressi della sede dell’associazione pescatori La Liseta, un secondo ponte in muratura a due arcate sulla bealera Carmagnotta.

Superato il ponte a doppia arcata si svolta subito a destra (indicazione Cascina Rivoira) sulla strada sterrata che costeggia la bealera Carmagnotta. Tralasciando la prima deviazione a sinistra verso cascina Rivoira si prosegue sempre lungo la Carmagnotta, poi si prende la seconda deviazione a sinistra nella regione Moruto dove prosperano i prati e i vivai di pioppi.  Superato il viadotto dell’autostrada, sconfinando nel territorio di Caramagna, si giunge a un altro bivio, caratterizzato dalla presenza di una panchina.

Proseguendo a destra ci si dirige direttamente verso Caramagna; si consiglia una piccola deviazione a sinistra dove a 300 metri si trova una zona ombrosa con una serie di bei laghetti frutto degli scavi per la costruzione dell’autostrada. Ritornando all’incrocio della panchina e proseguendo in direzione Caramagna si tralascia a destra la deviazione per Praboscato e costeggiando il muro di cinta dell’antico e scomparso castello, si raggiunge e supera un ponticello adiacente un vecchio mulino. Subito dopo il ponticello, a sinistra del quale è ancora possibile vedere i resti di una antica ghiacciaia, si segue la strada principale che porta al centro abitato di Caramagna. Percorrendo via L. Ornato, ove si possono ammirare i portici e le belle case medievali, si giunge all’indicazione per Sommariva del Bosco. Si percorre la strada provinciale per ca. 1 km fino all’area attrezzata che si incontra dopo il viadotto dell’autostrada.

Subito dopo l’area attrezzata si svolta a destra per prendere un viottolo erboso che seguendo di nuovo la Carmagnotta (alla propria sinistra) riporta al ponte a doppia arcata in prossimità della sede de La Liseta. Quindi si ritorna a Sommariva del Bosco percorrendo all’inverso il tratto di via Cavallermaggiore.

 

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Il percorso si svolge prevalentemente su strada asfaltata. Dalla piazza Seyssel si scende, con bicicletta a mano, in piazza Roma poi si prende via Cavour. Raggiunta la chiesa del Convento dei Servi di Maria, si svolta a sinistra in via Alasia costeggiando l’antico edificio conventuale oggi casa di riposo. 

Attraversato il passaggio a livello ferroviario si prosegue per via Cavallermaggiore. Sottopassata la circonvallazione, la strada prosegue sull’argine del rio Pocapaglia. Alla destra si vedono i prati irrigui di regione Sala, alla sinistra sul pietroso argine cresce abbondante la Reynutria japonica, pianta invasiva dotata di robusti stoloni sotterranei da cui si sviluppano rigogliosi germogli che a fine estate si ricoprono di grappoli di fiori bianchi molto amati dalle api.

Quindi si attraversa la bealera dei Molini che sottopassa in galleria il rio Pocapaglia: si tratta di opere idrauliche attuate nei secoli passati per bonificare le zone paludose, consentire le irrigazioni e fornire energia ai mulini.

Raggiunto un ponte la strada svolta a sinistra, sopraelevata di oltre tre metri sul piano di campagna e raggiunge, nei pressi della sede dell’associazione pescatori La Liseta, un secondo ponte in muratura a due arcate sulla bealera Carmagnotta.

Superato il ponte a doppia arcata si svolta subito a destra (indicazione Cascina Rivoira) sulla strada sterrata che costeggia la bealera Carmagnotta. Tralasciando la prima deviazione a sinistra verso cascina Rivoira si prosegue sempre lungo la Carmagnotta, poi si prende la seconda deviazione a sinistra nella regione Moruto dove prosperano i prati e i vivai di pioppi.  Superato il viadotto dell’autostrada, sconfinando nel territorio di Caramagna, si giunge a un altro bivio, caratterizzato dalla presenza di una panchina.

Proseguendo a destra ci si dirige direttamente verso Caramagna; si consiglia una piccola deviazione a sinistra dove a 300 metri si trova una zona ombrosa con una serie di bei laghetti frutto degli scavi per la costruzione dell’autostrada. Ritornando all’incrocio della panchina e proseguendo in direzione Caramagna si tralascia a destra la deviazione per Praboscato e costeggiando il muro di cinta dell’antico e scomparso castello, si raggiunge e supera un ponticello adiacente un vecchio mulino. Subito dopo il ponticello, a sinistra del quale è ancora possibile vedere i resti di una antica ghiacciaia, si segue la strada principale che porta al centro abitato di Caramagna. Percorrendo via L. Ornato, ove si possono ammirare i portici e le belle case medievali, si giunge all’indicazione per Sommariva del Bosco. Si percorre la strada provinciale per ca. 1 km fino all’area attrezzata che si incontra dopo il viadotto dell’autostrada.

Subito dopo l’area attrezzata si svolta a destra per prendere un viottolo erboso che seguendo di nuovo la Carmagnotta (alla propria sinistra) riporta al ponte a doppia arcata in prossimità della sede de La Liseta. Quindi si ritorna a Sommariva del Bosco percorrendo all’inverso il tratto di via Cavallermaggiore.

 

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AVVERTENZE

! ATTENZIONE: SENTIERO NON SEGNALATO, NECESSARIA TRACCIA GPX PER PERCORRERLO !

Percorso in gran parte pianeggiante, di facile fruizione, PARTICOLARMENTE ADATTO ALLA FRUIZIONE IN MOUNTAIN BIKE.

Si raccomanda sempre di munirsi della cartina e/o traccia GPX, di dotarsi di scarpe adatte alle escursioni su fondi sconnessi, eventualmente di bastone o racchette da escursionismo. Nel periodo primaverile / estivo è consigliabile portarsi nello zainetto dell'acqua da bere e una barretta energetica.
Non fare mai esclusivo affidamento alle disponibilità di acqua sul posto.

E' consigliabile, prima di partire, consultare preventivamente le previsioni meteo e contattare il sito web dell’Ecomuseo o i nostri uffici per accertarsi dell’effettiva percorribilità dei Sentieri.

Alle persone allergiche a punture di insetti, pollini, polvere o altro, si raccomanda di munirsi dei medicinali necessari a fronteggiare eventuali punture o inalazioni impreviste.

Prima di partire per un Sentiero si raccomanda di comunicare a qualcuno la propria meta o il Sentiero percorso, in modo tale da permettere, in caso di necessità, di essere raggiunti più facilmente ed ottimizzare eventuali operazioni di soccorso.

L’Ecomuseo si solleva da qualsivoglia responsabilità per danni, infortuni e smarrimenti verso i fruitori dei Sentieri.

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