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WORKSHOP 2016 degli Ecomusei del Piemonte

Si terrà sabato 7 Maggio il workshop  "Ecomusei e paesaggio: dallo sguardo offeso allo sguardo appassionato", sulle esperienze degli Ecomusei piemontesi, seguito da un pomeriggio di visite guidate.

 

Workshop della Rete Ecomusei Piemonte

Ecomusei e paesaggio

Dallo sguardo offeso allo sguardo appassionato

 

Teatro Civico di Moncalvo – Piazza Garibaldi, 28

07 maggio 2016

 

PROGRAMMA
h. 9.30
Accoglienza ed iscrizione dei partecipanti
h.10 Saluti istituzionali
h. 10.45 Inizio dei lavori : Esperienze: gli Ecomusei si raccontano e si confrontano con gli attori e le istituzioni piemontesi
...
G. Pidello (Strumenti), O.Scarsi (Format innovativi), C.Baret (Didattica), A.Del Duca (Turismo), S.Martini (Economia locale), N.Villani (Memoria e futuro), E.Serra (Nuovi indigeni).

Modera Carlo Cerrato, giornalista.

Ore 12.30 Conclusioni

Ore 13 Pausa pranzo

Ore 15 Visita guidata per le vie di Moncalvo: chiese e palazzi aperti, camminata sulle mura.

 

Si terrà sabato 7 maggio a Moncalvo (AT), a partire dalle 9,30, il workshop della Rete Ecomusei Piemonte, ospitato dall’Ecomuseo del Basso Monferrato Astigiano e dedicato al tema del paesaggio. Da sempre gli ecomusei sono connotati da tre parole: patrimonio, comunità e territorio. Oggi, dopo vent’anni di attività in Piemonte, possiamo pensare di sostituire la parola territorio con paesaggio. Soprattutto se lo leghiamo a una visione di paesaggio in cui assumono un ruolo fondamentale la partecipazione e lo sguardo delle comunità.
I più recenti testi normativi parlano di paesaggio come di una “porzione di territorio percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” (CEP, 2000) o di “una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni” (Codice dei BB.CC. e del Paesaggio, 2004). Il paesaggio coincide con l’ambiente di vita di cui gli ecomusei portano segno e significato nel suffisso “eco” − dal greco oîkos. Pertanto, come non vi è ecomuseo senza la partecipazione degli abitanti, non vi è paesaggio senza la percezione di chi vi sta dentro, senza il suo sguardo, appunto.

In questo senso gli ecomusei hanno assunto un ruolo di riferimento per una tutela del paesaggio basata non sul vincolo ma sulla sensibilizzazione e la formazione al rispetto. I documenti strategici in materia, sia europei sia nazionali, forniscono indicazioni sulle attività da svolgere nella gestione e cura dei paesaggi culturali: dalla ricerca sul campo all’acquisizione e diffusione di conoscenze, passando per la gestione e la pianificazione. Il tutto con la collaborazione dei “portatori di interesse”. Gli ecomusei fanno questo da sempre: mappe di comunità, ricerca, workshop ed eventi, progetti didattici, trekking animati, itinerari/sentieri, mostre, pubblicazioni e piantumazione di cultivar locali. E lo fanno con il costante coinvolgimento delle comunità.

Oggi le cose stanno cambiando: si tratta di fare i conti con una realtà che sta mutando velocemente, con un paesaggio che deve confrontarsi con nuove cittadinanze, con una sensibilizzazione rinnovata rispetto a certe tematiche e alle modalità più coerenti per prendersi cura dei proprio luoghi. A queste e ad altre riflessioni si cercherà di dare spazio durante il workshop degli ecomusei: dopo i saluti istituzionali, la mattinata sarà infatti dedicata a un momento di confronto tra gli ecomusei della Rete, che porteranno la propria esperienza maturata in tanti anni, e i gli attori e le istituzioni piemontesi che, dal pubblico, potranno offrire il loro punto di vista sul tema. A moderare la discussione e il dibattito il giornalista Carlo Cerrato.

Nel pomeriggio, si proseguirà con una visita guidata per le vie della Città di Moncalvo che, per l’occasione, aprirà le porte di palazzi e musei e offrirà la possibilità di passeggiare sulle mura.

 

Scarica il PROGRAMMA.

 

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